Home Politica Dalla Cabina elettorale alla Cabina da spiaggia…

Dalla Cabina elettorale alla Cabina da spiaggia…

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Tutto si è inventato la politica italiana e ne abbiamo viste davvero tante dalla caduta dell’Impero romano a oggi, passando per alto e basso medioevo, rinascimento, risorgimento, fascismo e repubblica ma le elezioni sotto l’ombrellone, ha qualcosa di geniale. Andiamo però con “ordine”, utilizzando questo termine in senso eufemistico. Partiamo dal cinque marzo, in pratica il “day after elettorale di Renzi e del PD”. I numeri usciti fuori dalle urne hanno sentenziato la vittoria quale primo partito del Movimento cinque stelle con 10.743.566 alla Camera, il 32,66 %, 227 deputati su 630 che costituiscono l’assemblea di Montecitorio. Al Senato il movimento di Grillo raccoglie 9.745.068, il 32,22 %, 112 senatori su 315 che costituiscono l’assemblea di Palazzo Madama. Una vittoria stratosferica per la giovane età del M5s e la sua presenza sui territori, in particolare al sud dell’Italia che, tranne che in un collegio del Salernitano fa man bassa degli eletti. Precisiamo che la quasi totalità alla prima esperienza politica, mai transitati in un’assemblea comunale, provinciale, regionale o sezione di partito.
La legge elettorale Rosatellum, votata con ben otto voti di fiducia da Partito Democratico, Forza Italia, Centristi e Lega, determina uno stallo politico senza precedenti. La norma di per se si può paragonare in zoologia all’ornitorinco, un mammifero che ha il becco e le zampe palmate come un’anatra, il pelo, depone le uova ma allatta i cuccioli, un ibrido che a oggi detiene il record degli enigmi biologici. Una legge elettorale che non ha né capo né coda, proporzionale ma senza preferenze; divisa in collegi ma senza premio di maggioranza; coalizioni che si possono comporre e competono con partiti singoli. Un pastrocchio elettorale che definire “Legge”, davvero ci vuole uno stomaco. L’inventore di questo guaio, manco a dirlo, l’ex capogruppo democratico alla Camera Rosati.
All’apertura delle urne Insieme alla vittoria del M5s quale primo partito, c’è stata la vittoria del centrodestra e della Lega di Matteo Salvini in particolare. In ordine, il M5s alla Camera dei Deputati ottiene 12.164.732 37,00 % – 265 deputati; al Senato 9.745.068 32,22 % 137 eletti. Il centrosinistra capitanato dal Partito Democratico circondato dai cespugli ottiene alla Camera 7.512.243 il 22,85 %; al Senato 6.960.318 22,99 % 60 Senatori. Questi è il risultato che ha determinato lo stallo istituzionale che viviamo e soprattutto se si tiene conto che nella coalizione di centrodestra la fa da padrona la Lega di Salvini, appare chiaro che vie di uscita non ce n’è, a parte pensare di ritornare al voto, ma con quale legge elettorale, l’attuale?
Il Presidente della Repubblica Mattarella, si è sforzato sin dal primo giorno di trovare la quadra in questo sgangherato quadro politico ma è sembrato sin dal primo istante un’impresa titanica, impossibile. Abbiamo assistito a un teatrino politico che mai si era visto in Italia. Governo di centrodestra guidato da Salvini; Governo Cinque stelle guidato da Di Maio; Governo del Presidente guidato dal Presidente del Senato Casellati; Governo del Presidente della Camera Fico; Governo Cinque stelle insieme al PD; Governo di scopo; Governo di Transizione; Governo di tregua; Governo tecnico etc. Infine la notizia che qualsiasi persona sana di mente non avrebbe mai voluto ascoltare e che i leader vincitori Salvini e Di Maio hanno messo sul tavolo per risolvere il problema: “Elezioni a Luglio”, l’otto per Di Maio, il ventotto per Salvini. La stampa estera ha già dedicato a noi italiani, pagine di sfottò?
Immaginiamo però le varie scene. Sei al sole e ti compare un candidato leghista in giacca e cravatta verde, in spiaggia, sotto l’ombrellone a parlarti della Legge Fornero o lo Jobs Act. I compagni del Pci di Rizzo accompagneranno i vucumprà per dimostrare i propri valori di solidarietà e accoglienza; I renziani, non chiamiamoli più democratici, a vantarsi di tutte le figuracce fatte e invitare i bagnanti a recarsi sulla spiaggia di Orbetello per il comizio del loro leader. Brunetta, ballare la baby dance con i bambini durante l’ora di animazione turistica in un villaggio Valtur sardo; la Meloni accompagnata dalla Sntanchè al Billionair per una serata di beneficenza; la Boldrini e Grasso in cerca di qualche marachella xenofoba così da utilizzare per ottenere il voto di qualche partigiano superstite del Secondo conflitto mondiale; i centristi schierati a destra e sinistra, nelle colonie parrocchiali per convincere addetti, parroci e genitori dei bambini a votarli in nome della fede. Potere al Popolo in giro sulle spiagge libere per rappresentare i problemi di chi non si può permettere il Lido a Cinque stelle.  Così tra cocco e gelati, tuffi e falò, gare di tiro alla fune e lezioni di balli di gruppo, noi italiani avremo il piacere di votare in estate, forse. Unica novità, con gli istituti scolastici chiusi o in via di manutenzione, si voterà direttamente nei luoghi di villeggiatura. Passeremo così dalla Cabina elettorale alla Cabina del Lido, sotto l’ombrellone Presidente di seggio, sulla discesa a mare i rappresentanti di lista.
Questa la politica al tempo dell’accoppiata Salvini-Di Maio che, a onor del vero, somigliano sempre di più a un duo comico, con buona pace del resto della compagnia d’avanspettacolo, nessuno escluso. Emulando la memoria del compianto Bettino Craxi che invitò gli elettori ad andare al mare e non votare il referendum per la preferenza unica, così io inviterei gli elettori, i cittadini alla scelta di vacanze lontane dal mare e dalla “Cabina”, marina o elettorale che sia.
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Gianni Bianco, inizia l'impegno politico e ricoprendo diversi incarichi organizzativi ed istituzionali. Socialista di ispirazione riformista, svolge tra alterne vicende i suoi ruoli, puntando in particolare, all'organizzazione del partito intervallato da alcuni sogni. Partecipa infatti alla fondazione del PD napoletano al fianco di Umberto Ranieri nel 2007 ma, qualche anno dopo ritorna al PSI, alla segreteria politica di Casoria. Negli ultimi anni corona un sogno, diventare giornalista. Scrive per le alcuni periodici locali, carta dei e web. Oggi sceglie di guardare ancora una volta il mondo dalla lente di ingrandimento dell'informazione e della cronaca politica. AreaNordnews sarà una nuova sfida, la più seria: far rivivere l'idea di una politica, di un'informazione; di un mondo che guarda a sinistra, dalla prospettiva dell'Area a Nord di Napoli.

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