Home Cardito Cardito. Caro Pd se ci sei batti un colpo …

Cardito. Caro Pd se ci sei batti un colpo …

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Il congresso del Pd locale tenutosi qualche giorno fa a Cardito registra qualche novità che non può non essere affrontata. Anzi. Spiana la strada al partito di Elly Schlein per un ragionamento tutto politico che può “estrarre” dalle sabbie mobili un partito che con tutti i limiti del caso resta una grande forza politica nazionale. Ma questo elemento sarà affrontato successivamente. Andiamo con ordine. Restiamo per un attimo all’esito del congresso. Il Pd carditese conferma l’ex consigliere comunale Eugenio Lago alla guida del partito mentre per la carica di vicesegretario si registra la new entry di Nino Brancaccio, giovane militante dem con alle spalle una già maturata esperienza nel Pd. Brancaccio al congresso nazionale ha sostenuto la candidatura della neo segretaria Elly Schlein e, stando alle ultime indiscrezioni trapelate, nei prossimi giorni sarà ufficializzato il suo ingresso nell’assemblea provinciale del partito.

Tutti elementi che obbligano il Pd ad un ragionamento profondo se vuole continuare a “esistere” in città. In questi anni il Pd carditese ha completamente annullato l’attività politica pur di restare subalterno al sindaco Cirillo. Diventando nei fatti il partito di Cirillo. Giusto? Sbagliato? Da che mondo è mondo l’attività politica è un elemento autonomo dall’attività amministrativa. In altre parole il segretario di partito e il sindaco, il consigliere regionale o il premier restano due figure diverse proprio perché politica e amministrazione non sono la stessa cosa. Questa è la politica. Tutto il resto è fuffa. Dunque il Pd ha dinanzi a sé un’occasione irripetibile. Ovvero rendersi indipendente dalla volontà del primo cittadino attraverso una propria identità. In parole ancora più povere il Pd può mettere in campo un’azione politica puntando oltre Cirillo con un proprio gruppo dirigente. Oppure per caso intende continuare nel clima di “schiacciamento” al sindaco di turno?

Ancora una volta mortificherebbe storia e militanti. E ancora. I cittadini possono sapere cosa pensa il Pd della neonata Forza Italia in maggioranza? È una presenza ingombrante oppure ha digerito questa scelta insieme al sindaco? Silenzio assoluto. Ma si può finalmente tornare all’attività politica coinvolgendo i giovani della città? Oppure il Pd deve rinchiudersi nella torre d’avorio? Cosa ne pensa il capogruppo Bova? I nodi irrisolti ne sono tanti. Forse troppi. Ma una cosa è certa. Il Pd non può più restare impassibile dinanzi al mondo che cambia. Cirillo non può più ricandidarsi a sindaco e dunque occorrerà capire cosa vuol fare da grande. Non guardarsi intorno sarebbe un harakiri clamoroso e difficilmente spiegabile. Una nuova stagione si affaccia all’orizzonte. O il Pd coglie al volo la chance offerta dalla storia oppure si condanna all’irrilevanza. Rischiando un crac senza precedenti.

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