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Cardito – Ultimo Consiglio Comunale prima della pausa estiva. Il Sindaco non ha più una maggioranza

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Nell’ultima seduta di Consiglio Comunale del 25 luglio, il Sindaco Cirillo ha perso quasi la metà dei consiglieri di maggioranza.

Dopo ormai oltre dieci anni di Amministrazione pressoché incontrastata di Giuseppe Cirillo, ecco emergere i primi scricchiolii, che ora l’audace Sindaco cercherà in tutti i modi di ricomporre per tracciare un percorso sereno della sua sindacatura restante, affinché possa trovare l’ossigeno necessario per alimentare le sue velleità personali sovracomunali.

Se dal punto di visto esclusivamente pragmatico delle approvazioni dei vari ordini del giorno può giustificare di portare avanti le proprie azioni, anche se deve intervenire con il suo voto personale per far quadrare i conti, dall’altro deve cominciare a rintuzzare i problemi politici che non può più rimandare o glissare all’infinito.

In consiglio comunale si è di fatto consumato uno strappo su motivazioni politiche. Strappi che lasceranno il segno.

Approvare l’assestamento di bilancio con solo otto consiglieri su sedici e il voto determinante del Sindaco, è un dato allarmante per la tenuta politica dell’Amministrazione.

Di fronte ad una minoranza rimpinguata nei numeri dalla presenza di Forza Italia, come da loro stesso dichiarato nell’assise comunale, continua il gruppo consiliare Cardito Valore Comune a portare in modo netto l’attività di opposizione, mentre è ancora incerta la posizione dell’avv. Mazza, che in seguito ad un’ulteriore astensione lascia intendere indecisione sulla sua eventuale strategia futura.

Si segnala inoltre anche la posizione critica, al momento solo su valutazioni politiche, ma non in maniera organica, del consigliere Carmine Sorriso di Azione.

Assordante quanto imbarazzante il silenzio di tutta la Maggioranza, tranne il capogruppo Pasquale Bova (PD), che ha tentato di lanciare in maniera timida e si vedrà se inascoltato , un appello alla disponibilità al dialogo per non far affondare la nave.

Per quanto ancora, dunque, potrà durare tutto ciò? Per quanto altro tempo il Sindaco dovrà dare il suo apporto numerico per raggiungere il numero minimo approvativo degli atti?

Ora è tempo d’estate, relax, riflessione stempereranno gli animi, poi a settembre si vedrà.

Intanto si apre ufficialmente una crisi politica.

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